Una metanalisi ha valutato l’uso del probiotico Lactobacillus reuteri nei neonati sotto i tre mesi con l’obiettivo di stabilire se questo ceppo riduce effettivamente la durata del pianto e/o agitazione nei bambini con coliche e se gli effetti variano in base al tipo di alimentazione e ad altre condizioni. Lactobacillus reuteri , infatti, aveva mostrato risultati promettenti nella gestione delle coliche in diversi studi. Tuttavia c’erano ancora dei risultati contraddittori che impedivano il consenso definitivo sulla sua effettiva efficacia.
La ricerca ha dimostrato che L. reuteri può essere efficace dopo 21 giorni d’uso per ridurre le crisi di pianto e può essere raccomandato per i neonati con coliche allattati al seno. Il suo ruolo nei neonati con coliche nutriti con latte artificiale richiede ulteriori studi.
Le coliche gassose dei neonati sono eventi fisiologici molto diffusi che possono avere un impatto negativo sulla vita familiare.
La metanalisi è stata svolta dal Murdoch Children’s Research Institute (MCRI) in collaborazione con altri undici istituti di ricerca e supportata dall’International Scientific Association for Probiotics and Prebiotics (ISAPP). Inoltre, è stata pubblicata su Pediatrics.
Dati utilizzati per la metanalisi
Sono stati raccolti dati grezzi dei singoli partecipanti a studi controllati randomizzati in doppio cieco su L. reuteri vs placebo, somministrato oralmente a bambini con coliche con esito di pianto.
Sono stati raccolti dati grezzi da singoli studi per condurre una metanalisi individuale dei dati dei partecipanti (IPDMA) al fine di:
- produrre stime più affidabili degli effetti del trattamento,
- consentire analisi per sottogruppi,
- fornire conclusioni definitive.
I dati sono stati ricavati da studi cercati in database online, registri di studi clinici anche in corso ed estratti elettronici di riunioni delle Società accademiche pediatriche.
Sono stati inclusi quattro studi in doppio cieco su 345 neonati con coliche dei quali 174 trattati con probiotico e 171 con placebo. Il gruppo trattato con il probiotico faceva registrare in media una durata minore del pianto rispetto al gruppo che aveva assunto placebo in tutti i punti temporali (differenza media aggiustata al giorno 21 del cambiamento rispetto al basale [minuti] -25,4 [intervallo di confidenza al 95% (CI): da -47,3 a -3,5]).
Il gruppo trattato con il probiotico aveva quasi il doppio delle probabilità del gruppo trattato con placebo di sperimentare il successo del trattamento in tutti i momenti (giorno 21 rapporto di incidenza aggiustato 1,7 [IC 95%: 1,4-2,2]).
Gli effetti dell’intervento erano significativi nei bambini allattati al seno, ma erano insignificanti nei neonati alimentati artificialmente.
Obiettivi della metanalisi
Gli obiettivi di questo IPDMA erano determinare se L. reuteri riduce efficacemente il pianto e/o l’agitazione nei bambini con colica rispetto a placebo a 21 giorni dopo la randomizzazione e se i suoi effetti sono modificati da quattro caratteristiche specificate a priori, come:
- esposizione a inibizione della pompa protonica,
- esposizione a formula ipoallergenica (per neonati alimentati con latte artificiale),
- diete materne con l’eliminazione dei latticini (per bambini allattati al seno).
Gli outcome primari dell’IPDMA erano la durata del pianto e/o agitazione (minuti al giorno) e il successo del trattamento, definito come riduzione ≥50% del tempo di pianto e/o irritabilità dal basale e a 21 giorni post-intervento.
Gli outcome secondari erano la durata del pianto e/o agitazione (minuti al giorno) e il successo del trattamento a 7 e 14 giorni dopo l’intervento.
La durata del pianto e/o agitazione (minuti al giorno) era disponibile da tutti gli studi inclusi al basale e 7, 14 e 21 giorni dopo l’intervento.
Dei quattro modificatori dell’effetto selezionati a priori per le analisi dei sottogruppi, soltanto il tipo di alimentazione era disponibile con sufficiente completezza.
In base ai dati disponibili, il tipo di alimentazione è stato classificato come esclusivamente o prevalentemente allattato al seno rispetto a quello alimentato con formula.
Risultati
Questo IPDMA suggerisce che L. reuteri riduce efficacemente il pianto e/o l’agitazione nei neonati con coliche allattati al seno. I risultati di questo studio aiutano a chiarire l’utilità di L. reuteri nel migliorare i sintomi colici nei bambini allattati al seno.
Il ruolo di questo integratore nei lattanti con coliche alimentati con formula necessita di ulteriori chiarimenti. È anche possibile che determinati ingredienti in formula possano negare gli effetti del probiotico.
È da sottolineare che anche in questa metanalisi il tipo di alimentazione non ha dimostrato di influenzare l’insorgenza di coliche infantili.
Osservazioni degli autori della metanalisi
Questa ricerca ha molti punti di forza e ha fornito dati più definitivi rispetto a precedenti metanalisi pubblicate su questo argomento. Presenta però anche alcuni limiti. Innanzitutto, ha incluso studi che avevano adottato diversi metodi per definire la colica infantile e per misurare i risultati. In secondo luogo, non è stato possibile trarre conclusioni sull’efficacia del probiotico per lattanti alimentati artificialmente perché soltanto uno studio includeva alcuni di questi casi. In terzo luogo, eventuali differenze in base a
- esposizione a inibitori della pompa protonica (PPI),
- esposizione a formula ipoallergenica,
- eliminazione del latte e dei latticini dalla dieta materna
non erano disponibili in tutti gli studi e quindi non sono state valutabili.