Gli integratori alimentari possono svolgere un ruolo chiave nella prevenzione primaria e nell’ambito di un corretto stile di vita, favorendo il mantenimento dello stato di salute e contribuendo alla riduzione dei costi del Ssn. IL farmacista e la farmacia, luogo prediletto per l’acquisto degli integratori hanno un ruolo fondamentale nel consiglio al consumatore. Queste le premesse con cui FederSalus ha prodotto un Position Paper con l’obiettivo di supportare il ruolo di counselor della salute, patrocinato da SINut – Società Italiana di Nutraceutica. Uno strumento agevole e completo in grado di affiancare i farmacisti nella loro attività quotidiana e rispondere alle loro esigenze informative sull’utilizzo degli integratori alimentari e di individuare e valutare le criticità che potrebbero riscontrare nel presentare i prodotti ai consumatori che a loro si rivolgono.
Insieme al medico, seppur con ruoli differenti, il farmacista è una figura di riferimento per i consumatori di integratori alimentari: il 37% viene infatti consigliato in farmacia e il 38% dal medico. In un’indagine condotta nel 2016, il 26,4% dei farmacisti intervistati ha dichiarato tuttavia una mancanza di informazioni su come scegliere il prodotto giusto per i propri clienti, sui possibili effetti collaterali o eventuali interazioni con altri prodotti.
Il Position Paper contiene informazioni che vanno dalla definizione di integratore alimentare e del contesto regolatorio, alle evidenze scientifiche circa i benefici, a partire da una macro ripartizione tra la categoria più tradizionale che risponde a logiche di utilizzo per il sostegno di tono e rinforzo energetico a quella che riguarda un utilizzo più complesso che risponde invece a logiche di utilizzo in ottica di prevenzione. Risulta così differente anche il ruolo del farmacista: nel primo caso svolge una funzione di supporto nella scelta, mentre nel secondo caso ha un ruolo attivo dovendo fornire un consiglio esperto. Ecco le aree di intervento individuate nel Position Paper.
Area cardio-metabolica
Nella prevenzione primaria è possibile ridurre il rischio cardiovascolare o mantenerlo a livello favorevole intervenendo sui fattori modificabili attraverso un sano stile di vita. tra gli ingredienti attivi che sono dotati di un claim specifico ammesso per l’area del benessere cardiometabolico vi sono il riso rosso fermentato, la berberina, i fitosteroli, gli acidi grassi polinsaturi, i betaglucani e il carciofo. Un effetto positivo nell’area del benessere cardiometabolico è associato, in base alla letteratura scientifica, anche con riferimento ai probiotici e all’estratto di bergamotto.
Area muscoloscheletrica
I fattori di rischio più incidenti sono quelli non modificabili legati ad esempio all’età, alla familiarità, a fratture pregresse. Tra quelli modificabili si contano fumo, alcool, ridotta attività fisica. Una corretta alimentazione tuttavia è uno dei metodi di prevenzione più importanti per l’osteopenia; oltre al calcio e alla vitamina D, un’adeguata assunzione di altri elementi minerali (fosforo, magnesio, potassio, rame, zinco) e vitamine (vitamina C, vitamina K) è stata associata ad un miglioramento della salute delle ossa.
Area benessere mentale e invecchiamento
Un’adeguata quantità di idonei nutrienti sia in grado di promuovere le attività cerebrali. I modelli dietetici mediterranei e i composti antiossidanti contenuti in alcuni di essi (polifenoli, vitamine C, E, B12, folati e carotenoidi), possono contrastare gli effetti dannosi dello stress ossidativo nell’invecchiamento del cervello e, di conseguenza, ridurre il rischio di patologie neurodegenerative.
Area uro-ginecologica
In quest’area il concetto di prevenzione primaria che è legata ad abitudini comportamentali, igieniche e alimentari, viene necessariamente collegato al concetto di prevenzione di cronicità e recidività. La scelta di utilizzo di integratori alimentari ha avuto una notevole diffusione. Oltre a diverse sostanze presenti nella lista delle Sostanze e preparati vegetali ammessi del Ministero della Salute a cui è associato un effetto fisiologico riconducibile al benessere genito-urinario, è importante fare riferimento ai probiotici, efficaci sui biofilm patogeni vescicali e vaginali e allo zinco che contribuisce alla normale fertilità e normale riproduzione.
Area gastrointestinale
In tutti i casi di disbiosi la supplementazione con integratori contenenti probiotici contribuisce a ristabilire l’equilibrio della microflora intestinale. La vitamina E, come potente antiossidante, ha ricevuto parere positivo dell’EFSA sul claim “contribuisce a proteggere le cellule dallo stress ossidativo”. I fitoterapici Frangula e Senna sono inseriti dal Ministero della Salute come sostanze naturali con funzione di regolarizzazione del transito intestinale. Il lattulosio infine è uno zucchero tradizionalmente impiegato per risolvere i problemi di stipsi ed ha ottenuto parere positivo dall’EFSA in quanto “contribuisce ad accelerare il transito intestinale”.