I benefici della Vitamina D sulla sindrome premestruale
È stato dimostrato che l’integrazione di curcumina per tre cicli mestruali ha migliorato significativamente lo stato della vitamina D in donne con sindrome premestruale (PMS) e dismenorrea.
La vitamina D gioca un ruolo vitale nella salute riproduttiva femminile, e ci sono anche prove di un’associazione tra i livelli di vitamina D e i problemi mestruali come la sindrome premestruale e la dismenorrea.
È stato dimostrato che l’integrazione di curcumina per tre cicli mestruali ha migliorato significativamente lo stato della vitamina D in donne con sindrome premestruale (PMS) e dismenorrea.
La vitamina D gioca un ruolo vitale nella salute riproduttiva femminile, e ci sono anche prove di un’associazione tra i livelli di vitamina D e i problemi mestruali come la sindrome premestruale e la dismenorrea.
Lo studio
In uno studio randomizzato, in triplo cieco e controllato con placebo, 78 donne con sindrome premestruale e dismenorrea sono state divise a caso in gruppi sperimentali e di controllo per ricevere una capsula di 500 mg di curcuminoide (curcumina) e 5 mg di piperina, o placebo.
La piperina ha precedentemente dimostrato di aumentare la biodisponibilità della curcumina.
Li hanno presi ogni giorno da circa sette giorni prima delle mestruazioni fino a tre giorni dopo, per tre cicli mestruali consecutivi.
I livelli di vitamina D nel siero, la funzione renale e gli enzimi epatici sono stati misurati prima e dopo l’intervento.
I risultati hanno dimostrato che la curcumina ha aumentato significativamente i livelli sierici mediani di vitamina D, rispetto al placebo. Mentre la percentuale di individui che mostrano un miglioramento dello stato della vitamina D alla fine della sperimentazione, era significativamente più alta nel gruppo con curcumina, rispetto al gruppo placebo; tuttavia, tale risultato non era statisticamente significativo.
Ulteriori studi in merito, hanno avvertito che il miglioramento dei livelli di vitamina D non significa necessariamente che l’integrazione di curcumina è efficace contro la carenza, e ha suggerito che sono necessari ulteriori studi.
Tuttavia, le osservazioni derivate dallo studio suggeriscono che l’integrazione di curcumina in donne con sindrome premestruale e dismenorrea ha portato ad un miglioramento significativo dei livelli di vitamina D, AST e bilirubina diretta {che valutano la funzione epatica] ma non ha influenzato i biomarcatori di glicemia, acido urico, calcio, fosforo e profili lipidici. Le indagini future sono incoraggiate a guardare la possibile associazione dose-risposta per l’effetto benefico dei curcuminoidi (curcumina) sulla carenza di vitamina D.
Lo stesso team di ricerca ha dimostrato in precedenza che un’integrazione di vitamina D ad alto dosaggio (50.000 UI/settimana di colecalciferolo) ha ridotto la prevalenza di PMS dal 14,9% al 4,8%.
Risultati simili sono stati trovati anche per la prevalenza di soggetti con dismenorrea (35,9% ridotto a 32,4%), e in soggetti con entrambi PMS (sindrome premestruale) e dismenorrea (32,7% ridotto 25,7%).
L’integrazione di vitamina D è stata associata a una riduzione dell’incidenza di diversi sintomi della sindrome premestruale come il mal di schiena, così come la diminuzione della gravità del dolore della dismenorrea.
I ricercatori hanno concluso che l’integrazione di vitamina D ad alta dose può ridurre la prevalenza di PMS (sindrome premestruale) e dismenorrea, oltre ad avere effetti positivi sui sintomi fisici e psicologici della PMS (sindrome premestruale).
Dati i risultati positivi che ci pervengono dallo studio, la sperimentazione di un prodotto a base di vitamina D, potrebbe essere considerata una valida strategia commerciale per il miglioramento della sintomatologia legata alla sindrome premestruale.
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