FITOTERAPIA ED ANTIBIOTICI
Le piante sono da sempre fonte di molecole biologicamente attive, alcune delle quali utili nel contrastare infezioni batteriche perché variamente dotate di attività antimicrobica …
Le piante sono da sempre fonte di molecole biologicamente attive, alcune delle quali utili nel contrastare infezioni batteriche perché variamente dotate di attività antimicrobica (batteriostatica, quando non propriamente antibiotica). Molte sono le classi fitochimiche coinvolte, dai terpeni contenuti in resine ed oli essenziali ai flavonoidi; la loro rilevanza nell’ambito della ricerca clinica è in forte aumento, sospinta sia dalla sempre maggiore diffusione del fenomeno dell’antibiotico resistenza, sia dalla scarsa innovazione prodotta in tal senso dall’industria farmaceutica. Gli estratti vegetali, per la loro intrinseca complessità farmacologica, forniscono una soluzione multi-target al problema (1) [molto differente dall’approccio classico mono-sostanza] e possono essere utilizzati sia in associazione ad antibiotici esistenti, sia in sostituzione come dimostrano questi due recenti lavori. Il primo (2) dimostra come l’associazione di specifiche sostanze vegetali e antibiotici sia in grado di rendere questi ultimi efficaci anche su ceppi batterici resistenti, estratti da soggetti affetti da infezioni croniche, ma non lesivi della popolazione di Lactobacilli residente (con minore stress del microbiota intestinale); si ipotizza inoltre che il meccanismo d’azione risieda nella neutralizzazione dei meccanismi di resistenza batterici. Infatti gli antibiotici testati, gentamicina e oxacillina, appartengono a due classi molecolari differenti dotate di diverso meccanismo d’azione: la prima infatti è un inibitore della sintesi proteica, il secondo inibisce la sintesi della parete cellulare batterica. Il secondo lavoro (3) investiga le proprietà dei flavonoidi estratti da alcune cistaceae, utilizzati in associazione, nell’abbassare la Mic dei singoli composti testati su colture di S. Aureus. Lo studio mostra buone evidenze di sinergia. I dati descritti rafforzano, insieme alla mole di informazioni ogni giorno ottenuta in questo ambito, l’ipotesi che in un prossimo futuro la fitoterapia arricchisca attivamente la nostra possibilità terapeutica contro le maggiori infezioni batteriche, diminuendo magari al contempo gli effetti collaterali associati alle attuali terapie.
Gertsch J., Planta Med. 2011 Jul;77(11):1086-98.
Cartagena E., et al. Phytother Res. 2015, Feb 2.
Tomàs-Menor L., et al. Phytother Res. 2015 Jan 27.
Gertsch J., Planta Med. 2011 Jul;77(11):1086-98.
Cartagena E., et al. Phytother Res. 2015, Feb 2.
Tomàs-Menor L., et al. Phytother Res. 2015 Jan 27.