L’açaí (Euterpe oleracea Mart.) è una pianta appartenente alla famiglia delle Arecaceae. Si tratta di una palma originaria del Sudamerica, in particolare delle zone maggiormente soggette alle inondazioni vicine alla foce del Rio delle Amazzoni, dove si può trovare la più alta densità di questa pianta. I frutti di açaí di colore porpora scuro, piccoli quanto gli acini d’uva, sono largamente consumati in Brasile. Il profilo fitochimico ed i potenziali effetti benefici del frutto di açaí sono stati approfonditi in un articolo pubblicato nel notiziario SISTE, n. 10 del 2012. Nell’ultimo decennio, grazie all’elevato contenuto di sostanze antiossidanti (antocianine, in particolare cianidina-3-glucoside e cianidina-3-rutinoside, catechine monomeriche, epicatechina e procianidine oligomeriche) e ai suoi potenziali effetti benefici sulla salute, il frutto di açaí è diventato un ingrediente attivo di diversi prodotti per la salute, come integratori alimentari in forma di compresse, capsule, preparati in polvere per bevande e succo. In un recente studio clinico condotto su 35 donne sane di età compresa tra i 18 e i 35 anni sono stati valutati gli effetti antiossidanti conseguenti al consumo di 200 g/die per 4 settimane di polpa di açaí pastorizzata acquistata presso un supermercato locale. In tabella è riportata la composizione nutrizionale media per 100 g di prodotto secco. Il contenuto totale di polifenoli in 100 g di polpa di açaí era pari a 131 mg di equivalenti di acido gallico (GAE). La capacità antiossidante misurata con il metodo DPPH (1) (2,2-difenil-1-picrilidrazile) corrisponde ad un valore di IC50 (concentrazione di prodotto che causa una diminuzione di DPPH del 50%) di 512 mg/ml. Durante il trattamento, alle partecipanti è stato chiesto di continuare a seguire la propria dieta abituale e di svolgere la consueta attività fisica. Al termine della sperimentazione non sono state osservate variazioni significative della pressione sanguigna, del profilo plasmatico di lipidi e glucosio e dei parametri antropometrici. Il consumo di polpa di açaí ha portato, dopo 4 settimane, ad una riduzione significativa della produzione di radicali liberi dell’ossigeno (ROS) da parte delle cellule polimorfonucleate (PMN), e ad un incremento del 104% della capacità antiossidante totale nelle stesse. Sembra che nella fisiopatologia di diverse malattie croniche, la produzione di ROS sia direttamente correlata all’attivazione delle cellule PMN, le principali cellule effettrici dell’immunità innata. Al termine del trattamento, si è inoltre osservato un significativo aumento dell’attività dell’enzima antiossidante CAT (catalasi), mentre quella degli enzimi SOD (superossidodismutasi) e GPx (glutatione perossidasi) è rimasta pressoché invariata. L’attività antiossidante della polpa di açaí si riflette anche nel ridotto accumulo di proteine carboniliche e nell’aumentata formazione di gruppi sulfidrilici, che sono indice di un diminuito danno ossidativo. I risultati di questo studio, che dovranno essere confermati da ulteriori trials clinici, dimostrano come l’assunzione della polpa di açaí rivesta un ruolo importante nel modulare il sistema di difesa antiossidante di donne in buona salute.
Fonte: Nutrition. Pubblicato on line prima della stampa DOI: 10.1016/j.nut.2015.12.030. “Açaí (Euterpe oleracea Mart.) pulp dietary intake improves cellular antioxidant enzymes and biomarkers of serum in healthy women”. Autori: P.O. Barbosa, D. Pala, C.T. Silva, M.O. de Souza, J.F. do Amaral, R.A. Lima Vieira, G.A. de Freitas Folly, A.C. Pinheiro Volp, R. Nascimento de Freitas