Prosegue, ma con un rallentamento, la crescita in del mercato degli integratori alimentari nell’anno terminante a gennaio 2016 (+7,5% a valore e +6,6% in pezzi). L’andamento riguarda tutti i canali di distribuzione, primo fra tutti la farmacia che rimane luogo privilegiato dai consumatori per l’acquisto degli integratori. E’ qui che si registra, infatti, il 92% del fatturato totale degli integratori pari a quasi 2,6 miliardi euro diventando la seconda categoria di prodotti più venduta dopo il farmaco su prescrizione. Dati, questi, che dimostrano una significativa vivacità del settore rispetto all’andamento complessivamente stabile del canale (+0,5% a valore e -0,1% in unità nell’anno mobile terminante a gennaio) che vede una leggera flessione dei farmaci etici (-0,7% a valore) e un incremento dell’ambito commerciale (+2,4% a valore). È invece negativo l’avvio dell’anno per tutti i comparti della farmacia (ad eccezione dei prodotti della veterinaria) che segna complessivamente una flessione del fatturato totale, nel mese di gennaio (rispetto a gennaio 2015), dell’8,5%; anche gli integratori alimentari contribuiscono a generare questo trend, pur perdendo, però solo l’1,7%1.
Nell’anno mobile terminante a gennaio è ancora positiva la performance degli integratori alimentari nel mass market, dove si rileva un incremento dei consumi a scaffale dell’8,9%, e dei corner pharma che riportano un trend importante a valore pari al +7% sostenuto da un incremento dei volumi del +1,1%. Guardando al dato mensile, gli integratori alimentari registrano complessivamente nella GDO un incremento a valore dell’1,7%.
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi medi, mentre i canali farmacia e mass market rimangono stabili rispettivamente con un prezzo medio a confezione pari a 15,19 euro (+1,1%) e 6,20 euro (-0,6%), si registra un incremento del prezzo medio totale del canale corner, che si avvicina sempre più a quello della farmacia. Continuano a rimanere stabili i prezzi medi nei canali farmacia e mass market, si conferma invece l’incremento del prezzo medio totale del canale corner, che si avvicina sempre più a quello della farmacia. Nei corner pharma il prezzo raggiunge il valore finale di 13,30 euro dopo un incremento di 5,9 punti percentuali2.
II. Tra le categorie più dinamiche del mercato spiccano i “segmenti nicchia”
Tra le categorie che hanno riportato i trend più dinamici a valore sull’ultimo anno, superiori alla media del mercato, e che in termini di quota rappresentano fino alla soglia dello 0,2%, si evidenziano dei segmenti di nicchia legati ad ambiti di utilizzo molto specialistici. Oltre ai sali minerali e agli ipocolesterolemizzanti, per cui si rilevano trend rispettivamente del 23% e del 12% circa e si collocano nelle prime dieci posizioni del mercato, emergono, dal punto di vista della performance registrata nell’ultimo anno, i segmenti degli antiacidi (+24%), delle neuropatie periferiche (+19,4%), i prodotti per la prostata (+17,3%), gli integratori per la memoria e le funzioni cognitive (+13,3%)3. Importanti anche i risultati dei coadiuvanti per l’infertilità (+8,9%) che rappresentano una quota dello 0,9%, dei prodotti antietà (+12,9%) e dei coadiuvanti per il tono dell’umore (+11,6%) con quote dello 0,4%.
Di massimo rilievo i risultati riportati dai prodotti antinausea che hanno generato un valore di sell out di sei milioni di euro con un incremento del 97%.