E’ noto come un eccessivo consumo di grassi e zuccheri con la dieta porti ad un accumulo di acidi grassi nel fegato, ad una ridotta beta-ossidazione, processo alla base della degradazione degli ac. grassi e ad una diminuita sensibilità all’insulina, condizioni che nel tempo possono portare all’insorgenza di obesità, diabete e sindrome metabolica. Per il trattamento dell’obesità, sono stati sviluppati farmaci che inibendo l’azione della lipasi pancreatica, ostacolano la digestione dei grassi e, quindi, il loro assorbimento a livello intestinale. Sono purtroppo stati registrati effetti collaterali a livello del tratto gastro-intestinale (steatorrea, incontinenza fecale, etc.), epatico e renale. Questi farmaci, inoltre, diminuiscono l’assorbimento di vitamine liposolubili quali vitamine A, D, E, K e beta-carotene. Pertanto, durante la terapia, se ne consiglia la supplementazione attraverso l’assunzione di integratori alimentari. Alcuni studi hanno osservato che l’efficacia di questi farmaci nel tempo diminuisce aumentando il senso di fame.
Tra le alternative naturali ai farmaci, evidenze scientifiche nel ridurre l’assorbimento dei grassi sono state tratte per tre estratti di piante: Coleus forskohlii Briq., Salacia reticulata Wight. e Sesamum indicum L.. Uno studio condotto da ricercatori statunitensi, giapponesi e di Taiwan, hanno valutato in esperimenti in vitro la capacità di questi estratti, testati singolarmente o in combinazione, di inibire la lipasi pancreatica, rispetto ad una farmaco usato come controllo positivo. Tutte e tre gli estratti, presi singolarmente, hanno mostrato proprietà inibenti sull’attività digerente della lipasi pancreatica; l’estratto di C. forskohlii Briq standardizzato al 98% in forskolina e usato alla concentrazione di 100 mg/ml è quello che ha mostrato capacità di inibizione maggiore, seguito dall’estratto di S. reticulata Wight. standardizzato al 10% in polifenoli e testato alla stessa concentrazione. Tuttavia, si è osservato che con la combinazione degli estratti standardizzati di C. forskohlii 98% (10 mg/ml) e S. reticulata (1 mg/ml), usati a concentrazioni inferiori rispetto alle dosi alle quali si è ottenuto per i singoli estratti l’effetto massimo, si riusciva ad ottenere una inibizione della lipasi pancreatica pari a 20,7%. Questo suggerisce che C. forskohlii e S. reticulata agendo in modo sinergico, pur mostrando un effetto inibente minore, potrebbero prevenire la tachifilassi, quel fenomeno per cui la somministrazione ripetuta nel tempo dello stesso farmaco allo stesso dosaggio porta ad una diminuzione dell’efficacia terapeutica, evento che potrebbe verificarsi anche con la somministrazione cronica dell’estratto di C. forskohlii alla dose più efficace. L’aggiunta di un estratto di sesamo standardizzato al 70% in sesamina (1 mg/ml) all’estratto di C. forskohlii 98% (10 mg/ml) potrebbe avere invece un duplice effetto: da un parte un ruolo sinergico nell’inibire la lipasi pancreatica usando dosi più basse di estratti rispetto a quelle utilizzate per le singole piante, dall’altra prevenire i potenziali effetti collaterali derivanti da una eccessiva inibizione dell’attività enzimatica. La capacità dell’estratto di C. forskohlii di inibire in vitro l’attività della lipasi pancreatica conferma gli effetti osservati in uno studio clinico in doppio cieco con il controllo del placebo, condotto dagli stessi ricercatori, in cui 14 soggetti (7 maschi e 7 femmine) di età compresa tra 20 e 70 anni in sovrappeso, sono stati randomizzati ad assumere per 6 settimane 4 capsule (2 capsule 30 minuti prima di colazione e cena) a base di 250 mg di C. forskohlii standardizzato al 10% in forskolina o contenenti un placebo.
Di seguito i risultati ottenuti nei due gruppi al termine del trattamento:
– percentuale di grasso corporeo: è diminuita in modo significativo nel gruppo trattato con C. forskohlii, mentre nel gruppo placebo si è osservato un aumento statisticamente rilevante.
– Peso: la somministrazione dell’estratto non ha influito in modo significativo sulla variazione del peso, sebbene in termini numerici ci sia stata una diminuzione nei soggetti del gruppo C. forskohlii ed un aumento invece nel gruppo placebo.
– Circonferenza vita e fianchi: è diminuita nel gruppo sperimentale, mentre è aumentata nei soggetti del gruppo placebo.
– Parametrici lipidici: nei soggetti in trattamento con C. forskohlii si è registrata una diminuzione dei livelli plasmatici di colesterolo totale maggiore, sebbene non significativa, rispetto al gruppo placebo ed una riduzione dei trigliceridi plasmatici vs un aumento nel gruppo placebo.
– Apporto calorico: vi è stato un aumento significativo di circa 300 kcal nei soggetti trattati con l’estratto e un incremento di circa 700 kcal nei soggetti del gruppo placebo. I risultati ottenuti in questo studio dimostrano come l’estratto di C. forskohlii sia in grado di ridurre il grasso totale in quanto inibendo la lipasi pancreatica, come dimostrato da studi in vitro, diminuisce l’assorbimento di grassi a livello intestinale. Le osservazioni tratte dagli esperimenti in vitro suggeriscono che la combinazione di questa pianta con estratti di S. reticulata e S. indicum potrebbe diminuire gli effetti collaterali derivanti da una eccessiva inibizione dell’attività enzimatica e risolvere i problemi legati alla differente efficacia del C. forskohlii negli uomini e nelle donne e la ridotta efficacia dovuta all’uso continuativo di questo rimedio
Fonte: Journal of functional foods. Pubblicato on line prima della stampa DOI:10.1016/j.jff.2015.03.007. “Preclinical and clinical
effects of Coleus forskohlii, Salacia reticulata and Sesamum indicum modifying pancreatic lipase inhibition in vitro and reducing
total body fat”. Autori: V. Badmaeva, Y. Hatakeyamab, N. Yamazakib, A. Norob, F. Mohamedc, C.-T. Hod, M.-H. Pan.