Capacità cognitive: integrazione di flavonoidi riduce il rischio di declino delle capacità cognitive
In neurologia, le capacità cognitive sono l’insieme dei processi con cui un soggetto reagisce alle informazioni provenienti dal mondo esterno. Tuttavia è fisiologico che le capacità cognitive tendano, con l’avanzare dell’età, a ridursi.
Uno studio pubblicato su Neurology ha dimostrato come l’integrazione nella dieta di cibi contenenti flavonoidi, rallenta questo processo di declino cognitivo.
In neurologia, le capacità cognitive sono l’insieme dei processi con cui un soggetto reagisce alle informazioni provenienti dal mondo esterno.
Tuttavia è fisiologico che le capacità cognitive tendano, con l’avanzare dell’età, a ridursi.
Uno studio pubblicato su Neurology ha dimostrato come l’integrazione di cibi contenenti flavonoidi, rallenta il processo di declino
I flavonoidi sono un gruppo di sostanze naturali ben note per i loro benefici sulla salute umana e grazie alle loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie modulano la funzione di enzimi cellulari chiave e sono considerati una componente indispensabile in una varietà di applicazioni nutraceutiche, farmaceutiche medicinali e cosmetiche. Tra le principali attività biologiche, svolte dai flavonoidi, assume rilevanza la capacità di migliorare il sistema cardiovascolare e la capacità di migliorare il benessere celebrale con un incremento, nel lungo periodo, delle capacità cognitive.
Sono state queste le conclusioni a cui è giunto il sopracitato studio che ha evidenziato come una dieta ricca di Flavonoidi può prevenire il rischio di declino delle capacità cognitive legate.
Tuttavia, l’obiettivo dello studio è stato quello di verificare una correlazione tra il consumo di flavonoidi e la capacità cognitiva.
A tal fine, dopo aggiustamenti del campione per fattori quali età e apporto calorico totale sono stati somministrati quesiti che indagavano sull’eventuale comparsa di deficit di memoria a breve termine.
lo studio, per la verifica del miglioramento delle capacità cognitive derivante dall’assunzione di Flavonoidi, ha avuto in esame un campione di 77.335 soggetti di cui 64% Donne e il 36% Uomini con un’età media di 48 e 51 anni a cui sono stati somministrati una serie di questionari dove è emerso come, la quantità di flavonoidi consumati, possa influire sulle capacità cognitive e sull’invecchiamento celebrale.
Lo studio in esame ha suddiviso il campione in due gruppi: Gruppo A e Gruppo B ove vi è era un consumo di flavonidi rispettivamente di 600 mg/die per il gruppo A, e di 150 mg/die di flavonoidi per il Gruppo B.
Dai risultati dello studio è emerso come per il gruppo dei consumatori di flavonoidi maggiori, di cui al Gruppo A, il rischio di declino cognitivo, e cioè l’abbassamento delle capacità cognitive, si è aggiratosul 20% rispetto al Gruppo B.
Ancora, lo studio, ha analizzato i benefici in termini di miglioramento delle capacità cognitive, in ogni singolo flavonoide attraverso il confronto dei Flavoni presenti in alcune spezie, frutta e verdura gialle o arancioni e gli Antociani, flavonoidi presenti nei frutti rossi.
Dai risultati dell’indagine è emerso come i primi hanno mostrato una maggiore azione protettiva e una riduzione del rischio di declino cognitivo pari al -38%, mentre i secondi sono stati associati ad una riduzione del rischio di declino cognitivo pari a -24%.
Dai risultati dello studio è osservabile come i flavonoidi siano dei potenti antiossidanti naturali con un ruolo importante nel miglioramento delle capacità cognitive e nella prevenzione del declino cognitivo legato all’invecchiamento e all’età con una dimostrazione di come, integrazioni di alimenti contenenti flavonoidi, possano migliorare le capacità cognitive rallentando il processo di invecchiamento celebrale.