«I dati raccolti suggeriscono che una mutazione nel gene MTHFR, che codifica per l’enzima metilen-tetraidrofolato reduttasi, è un fattore di rischio per i difetti del tubo neurale. L’enzima regola i livelli di folato e di omocisteina, e le persone con la mutazione genica hanno ridotti livelli di folato, cosa che a sua volta riduce la conversione di omocisteina in metionina e aumenta il rischio di difetti del tubo neurale» spiega la ricercatrice, sottolineando che la supplementazione di acido folico può contribuire a diminuire gli effetti della mutazione genica. E in un editoriale di commento James Mills dei National Institutes of Health a Bethesda in Maryland, scrive: «L’acido folico non viene prodotto dal nostro organismo e il fabbisogno quotidiano deve essere assunto con il cibo. Sono particolarmente ricche di acido folico le verdure a foglia verde, i legumi, la frutta, i cereali e il latte. Le raccomandazioni dell’Uspstf invitano tutte le donne in età fertile ad assumere supplementi di acido folico allo scopo prudenziale di ridurre il rischio di gravi difetti alla nascita della prole».
Jama. 2017;317(2):183-189. doi:10.1001/jama.2016.19438 http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2596300
Jama. 2017;317(2):144-145. doi:10.1001/jama.2016.19894 http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2596279