La curcumina, estratta dalla curcuma (Curcuma longa L.) è una sostanza nota oltre che per le sue proprietà coloranti (è un additivo alimentare autorizzato all’impiego come colorante negli alimenti dal Reg. (CE) 1333/2009), anche per i suoi potenziali effetti benefici sulla salute di pazienti con sindrome metabolica, obesi e diabetici, come emerso da studi in vitro, su animali e da alcuni trials clinici. Uno studio clinico condotto da un gruppo di ricercatori italiani ha valutato la tollerabilità e l’efficacia di un integratore alimentare a base di curcumina nel ridurre il peso in soggetti in sovrappeso con sindrome metabolica, insulino-resistenza ed obesità viscerale.
Lo studio comprendeva due fasi:
– I fase: 127 soggetti sono stati sottoposti, per un periodo di 1 mese, ad un intervento sullo stile di vita che prevedeva di seguire una dieta ipocalorica e svolgere per almeno 3 ore/settimana una moderata attività fisica. Al termine dei 30 giorni, i 44 partecipanti che, pur avendo dichiarato di aver rispettato quanto più possibile l’intervento dietetico, hanno mostrato una perdita di peso inferiore al 2%, sono stati ammessi alla seconda fase dello studio.
– II fase: i 44 soggetti, suddivisi in modo randomizzato in due gruppi, hanno assunto per 1 mese, 2 volte al giorno, o un integratore alimentare a base di 400 mg di un estratto di curcuma (95% curcumina) complessato con fosfolipidi di olio di girasole e miscelato con 4 mg di piperina da un estratto di Piper nigrum L.1 (gruppo sperimentale), o un prodotto contenente 200 mg di fosfatidilserina (gruppo controllo). Durante questo periodo, i partecipanti allo studio hanno continuato a seguire la dieta ipocalorica e a svolgere regolarmente attività fisica.
Dopo i primi 30 giorni (fase I), in nessuno dei soggetti che hanno avuto accesso alla seconda fase dello studio, sono state rilevate variazioni significative dei parametri antropometrici (peso, indice di massa corporea – IMC, circonferenza vita e fianchi e percentuale di grasso corporeo) e della composizione corporea. Nel gruppo dei soggetti che nei successivi 30 giorni hanno assunto curcumina, si è registrata una riduzione statisticamente significativa di tutti i parametri antropometrici, eccetto per la circonferenza fianchi. Dopo l’assunzione della curcumina, quindi, l’IMC è diminuito da 2,1% a 6,43%, la riduzione del giro vita è aumentata (da 2,36% a 4,14%, corrispondente a circa 6 cm), quella dei fianchi da 0,74% a 2,51% (circa 3 cm), mentre la riduzione percentuale di grasso corporeo è passata da 0,7% a 8,43%. Si è rilevato inoltre un significativo aumento della perdita di peso, da 1,88% a 4,91%.
Nei soggetti in trattamento con fosfatidilserina, dopo 30 giorni, le misure antropometriche sono rimaste pressoché invariate. Gli effetti della curcumina potrebbero essere correlati al fatto che in studi in modelli animali tale sostanza si è rivelata un inibitore selettivo dell’enzima 11-βHSD1 (11-beta-idrossisteroide deidrogenasi tipo 1). La sovrapproduzione di tale enzima nel tessuto adiposo degli animali, con conseguente incremento della concentrazione di cortisolo, da esso attivato, è strettamente correlato allo sviluppo di obesità centrale, insulino-resistenza e diabete. La non efficacia della fosfatidilserina nel gruppo controllo, sostanza anch’essa in grado di contrastare l’aumento del cortisolo, potrebbe essere dovuta o alla bassa dose testata o alla breve durata del trattamento. I risultati dello studio, seppur preliminari, dimostrano l’efficacia della curcumina nel ridurre il peso in soggetti in sovrappeso con sindrome metabolica. Tali risultati dovrebbero essere confermati in studi in doppio cieco con il placebo, a più lungo termine e su un campione più numeroso di soggetti.
Fonte: European Review for Medical and Pharmacological Sciences. “Potential role of bioavailable curcumin in weight loss and omental adipose tissue decrease: preliminary data of a randomized, controlled trial in overweight people with metabolic syndrome. Preliminary study”. Autori: F. Di Pierro, A. Bressan, D. Ranaldi, G. Rapacioli, L. Giacomelli, A. Bertuccioli