Arnica, uso recente ma consolidato per contusioni ed ecchimosi
L’arnica essiccata ha una tradizione medica consolidata e popolare contro contusioni ed ecchimosi ma recente se paragonata ad altre piante autoctone del nostro continente. L’arnica essiccata ( Arnica montana ) è stata utilizzata per scopi medicinali sin dal 1500 ed è ancora oggi popolare. Applicata sulla pelle come crema, unguento, unguento, unguento o tintura, l’arnica è stata utilizzata per lenire i dolori muscolari, ridurre l’infiammazione e curare le ferite. È comunemente usato per lesioni, come distorsioni e contusioni. Come erba, l’arnica essiccata viene solitamente utilizzata localmente (sulla pelle) perché può causare gravi effetti collaterali se assunta per via orale. I rimedi omeopatici orali contengono arnica, ma usano una forma diluita che non è considerata pericolosa.
L’arnica essiccata era conosciuta più per l’uso ludico che se ne faceva: la radice essiccata era il “tabacco da naso” dalle popolazioni alpine.
La vera droga della pianta sono, in verità, i fiori, che contengono carotenoidi (da cui il colore giallo intenso che li caratterizza), terpeni, flavonoidi ed olio essenziale.
L’attività antiinfiammatoria dell’arnica essiccata sembra essere attribuibile alla componente sesquiterpenica, che a basse concentrazioni inibisce l’attività lisosomiale dei neutrofili mentre, ad alte concentrazioni, inibisce anche la ciclossigenasi. Nel gruppo dei lattoni sesquiterpenici, i più attivi sono l’elenalina e la diidroelenalina; questi stessi componenti, però, possono essere anche alla base di reazioni di sensibilizzazione o di dermatiti da contatto.
I possibili effetti benefici dell’Arnica montana (o comunemente denominata arnica essiccata) si hanno solamente se applicata per via topica: l’utilizzo per os dell’arnica essiccata è tossico, con sintomi che variano dal mal di testa, ai dolori addominali fino a difficoltà respiratorie.
L’ampio utilizzo come antinfiammatorio dell’arnica essiccata ha suscitato interesse nel mondo scientifico, che nell’ormai lontano 2007 ha voluto analizzarne l’efficacia rispetto ad una crema di ibuprofene per il trattamento delle osteoartriti.
Lo studio
In questo studio, il gel a base di arnica essiccata al 50% si è dimostrato efficace tanto quanto il gel al 5% di ibuprofene per il miglioramento della funzione articolare.
Più approfondita è una review della Cochrane del 2013 che ha analizzato gli studi clinici presenti in letteratura che utilizzavano piante per applicazione locale al fine di ridurre i sintomi connessi all’osteoartrite. Pur sottolineando la necessità di migliori e più approfonditi studi, Cameron conclude la sua review evidenziando come, tra le piante selezionate (Capsicum annuum, Arnica montana e Symphytum officinale), è proprio l’arnica essiccata quella con il miglior livello di evidenza per il trattamento del dolore osteoarticolare.
In tutti gli studi considerati dalla revisione Cochrane, l’arnica essiccata era confrontata con l’ibuprofene; evidenziando in tutti i casi una riduzione del dolore e della funzionalità dell’articolazione.
Fonti:
Dizionario di Fitoterapia e Piante Medicinali, Campanini
Holist Nurs Pract. 2008 Jul-Aug;22(4):237-9.
Cochrane Database Syst Rev.2013 May 31;(5):CD010538.